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CSW 69 – Pechino +30

Tra Parole e Politiche: Le Promesse del Passato, Le Sfide del Presente per i Diritti delle Donne

L’associazione Libere di Viaggiare, con le fondatrici Nicole Pizzolato, Martina Dal Pozzo e Lara Berthod, sarà presente alla CSW69 – Commissione sullo Status delle Donne presso le Nazioni Unite a New York, dal 10 al 21 marzo. Parteciperemo come delegate dell’associazione GRAIL, organizzazione internazionale accreditata presso l’ONU. Avremo accesso ai panel e agli incontri con ONG, istituzioni e associazioni, portando avanti il nostro lavoro sulla mobilità sicura e responsabile. Inoltre, prenderemo parte attivamente come moderatrici e panelist in un evento dedicato alla violenza di genere e mobilità, contribuendo con i dati della nostra ricerca e i progetti già avviati.

il CSW: per i diritti delle donne

Il CSW69 (Commission on the Status of Women) rappresenta un evento cruciale nel panorama dei diritti delle donne, non solo perché è la principale piattaforma globale per la parità di genere, ma anche perché segna i trent’anni dalla Dichiarazione di Pechino del 1995. Quest’ultima ha stabilito un quadro di riferimento fondamentale per l’empowerment femminile, fissando obiettivi ambiziosi in ambito economico, politico e sociale.

Nonostante i progressi ottenuti, molte questioni di genere restano irrisolte. Il divario salariale, la scarsa rappresentanza femminile nelle istituzioni, la violenza di genere e le discriminazioni sistemiche continuano a limitare il pieno riconoscimento dei diritti delle donne. In questo contesto, il CSW69 rappresenta un’opportunità chiave nel tracciare nuove strategie e promuovere impegni concreti da parte dei governi e delle organizzazioni internazionali.

Il CSW: una cassa di risonanza per i diritti delle donne

La Commission on the Status of Women (CSW) è un organismo dell’ONU creato nel 1946 con l’obiettivo di monitorare e promuovere la parità di genere a livello globale. Sotto la guida di UN Women, la commissione si riunisce ogni anno per valutare i progressi compiuti e per individuare nuove sfide e le corrispettive strategie politiche per rispondervi.

La CSW rappresenta un punto di incontro per governi, ONG, attivisti e istituzioni accademiche, creando uno spazio di dibattito internazionale. È un’occasione per discutere delle disuguaglianze esistenti e per definire un’agenda condivisa di interventi. La partecipazione di rappresentanti politici e della società civile rende il CSW una piattaforma essenziale per l’elaborazione di politiche pubbliche efficaci.

Un punto di forza del CSW è l’essere intersezionale. Nei diversi incontri, workshop e attività organizzate vengono considerate le diverse forme di discriminazione in cui entra in gioco la complessità per appartenenza a minoranze etniche, l’avere neurodivergenze, provenire da ambienti educativi o culturali marginali.

È essenziale portare a consapevolezza le differenze culturali, sociali e ambientali esistenti tra diversi gruppi di donne. Tutte le donne hanno ancora bisogno di reclamare alcuni diritti pur avendone più che in passato. Molte donne hanno meno diritti di altre e le motivazioni sono molteplici e vanno portate alla luce. Solo uno sforzo collettivo intersezionale può garantire che diritti, iniziative e legislazione per l’uguaglianza siano per un’uguaglianza veramente collettiva e non che crei nuovi privilegi con nuove disparità.

Le sfide attuali e i dati concreti in Italia

Nonostante gli impegni internazionali, la partecipazione politica femminile in Italia ha subito un’evoluzione lenta e altalenante. Secondo il dossier La partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale, nel 2024 l’Italia ha raggiunto un punteggio di 68,2 su 100 nell’Indice di Uguaglianza di Genere dell’EIGE, migliorando rispetto agli anni precedenti, ma ancora sotto la media UE. I progressi maggiori si registrano nel settore del potere (+5,8 punti), grazie a una maggiore presenza femminile nelle istituzioni. Tuttavia, le donne continuano a essere sottorappresentate nei ministeri e ai vertici delle istituzioni.

Il divario di genere persiste in molte aree fondamentali:

  • Disparità salariali: secondo gli ultimi dati, le donne guadagnano in media il 13% in meno degli uomini a parità di ruolo e responsabilità.
  • Accesso al lavoro e previdenza sociale: in Italia, il tasso di occupazione femminile è ancora tra i più bassi in Europa e le donne ricevono pensioni mediamente inferiori del 30% rispetto agli uomini.
  • Violenza di genere: il fenomeno resta un’emergenza globale, con percentuali allarmanti di donne vittime di violenza domestica e sessuale.
  • Rappresentanza politica e istituzionale: sebbene la presenza femminile nei parlamenti sia aumentata, resta ancora lontana dalla parità.

Tra camere e governo, le donne rappresentano il 33,6% degli esponenti presenti. 27,9% la forza delle donne sulla base degli incarichi ricoperti nelle istituzioni.

Il rendiconto dell’INPS evidenzia come la precarizzazione del lavoro femminile abbia conseguenze dirette anche sulla sicurezza economica a lungo termine. Le misure adottate fino ad ora non sono state sufficienti a colmare il divario esistente e serve un impegno più incisivo per garantire pari opportunità.

Memories- Pechino

Da Pechino

L’uguaglianza di genere e i diritti delle donne hanno fatto molta strada dal 1995, anno della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne a Pechino, che ha segnato una svolta nella definizione delle politiche globali. Nondimeno, le sfide attuali dimostrano che la strada verso la parità è ancora lunga. La Conferenza di Pechino del 1995 ha prodotto la Piattaforma d’Azione, un documento che ha stabilito obiettivi chiave per l’empowerment femminile in diversi ambiti: economia, politica, istruzione, salute, media e diritti umani. Ogni anno, la CSW valuta i progressi e le sfide ancora aperte, servendo da barometro per le politiche di genere nel mondo.

Dare voce alle esperienze dirette è fondamentale per comprendere l’impatto reale delle disuguaglianze. Un esempio significativo è la testimonianza di una donna italiana che ha partecipato alla Conferenza di Pechino del 1995. Il suo viaggio, iniziato su un treno attraverso l’Europa e la Siberia, l’ha portata a prendere parte a un evento che ha riunito 30.000 donne da tutto il mondo. Durante la nostra chiacchierata Pia racconta:

« Sono tornata con due parole chiave in mente: GLOBALIZZAZIONE ed EMPOWERMENT. Stavo appena iniziando a prendere coscienza della globalizzazione, che è stata alimentata dall’esperienza alla conferenza, dove donne provenienti da tutto il mondo, dal Messico alle isole di Vanuatu nel Pacifico, hanno raccontato di essere state sfruttate nel loro lavoro e influenzate negativamente dalla globalizzazione. Ho assistito all’EMPOWERMENT delle molte esperte e organizzatrici della conferenza, è stata una parola chiave per tutti. È stato poi evidenziato dalla presenza di donne provenienti da tutto il mondo riunite a Pechino. »  Pia Zuccolin

L’esperienza della conferenza ha segnato un punto di svolta per molte attiviste, che hanno compreso la portata globale della lotta per i diritti delle donne. Tuttavia, a distanza di trent’anni, molte delle problematiche discusse allora sono ancora attuali. Storie come questa dimostrano l’importanza della partecipazione attiva e della mobilitazione collettiva.

Prospettive Globali e Azioni Locali

Il CSW69 si pone l’obiettivo di rilanciare l’agenda della parità di genere, sollecitando i governi a implementare politiche più efficaci. La speranza è che le discussioni portino a impegni concreti e misurabili, evitando che le promesse rimangano solo sulla carta.

Per garantire un futuro più equo, è essenziale un’azione continua che coinvolga non solo le istituzioni, ma anche la società civile e il settore privato. La lotta per i diritti delle donne non è solo una questione di giustizia, ma un pilastro fondamentale per uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

A riguardo ho intervistato Montserrat Fregoso Fonseca che ha partecipato più volte al CSW dal 2017 ad oggi. Vi lascio con le sue parole e domande:

« La mia prima volta al CSW è stata come partecipante, poi ci sono tornata come tirocinante dell’ONU e poi come mentore per le giovani partecipanti.

Quello che mi ha insegnato è stato che è un tipo di privilegio sapere che i diritti umani esistono.

Che cosa stiamo permettendo di essere come umanità? Dobbiamo chiedercelo.»

Fonti:

https://www.openpolis.it/la-rilevanza-delle-donne-nel-governo-e-in-parlamento/

https://www.unwomen.org/en/csw/brief-history

https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/notizie/dettaglio-news-page.news.2025.02.rendiconto-di-genere-2024-i-dati.html

Articolo di Chiara Gulino

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CSW69 per i diritti delle Donne: Sfide e Progressi